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venerdì 1 marzo 2013

Recensione libro: " Un gancio in mezzo al cielo" di Giulia Gabrieli edito Paoline

Buon venerdì 1 Marzo a tutti/e, oggi vi voglio recensire un libro scritto da Giulia Gabrieli dal titolo "Un gancio in mezzo al cielo" edito dalla casa editrice Paoline.

"Tutto sta nell'amore, l'amore tra una donna e un uomo genera la vita...."

Sito 

Titolo: Un gancio in mezzo al cielo
Autore: Giulia Gabrieli
 Editore: Paoline
Pagine: 128
Prezzo: 12,00 euro
Anno di pubblicazione: 2012

Trama:  Questa è la testimonianza di Giulia Gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale. Giulia era una ragazza normale, bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato. Nelle pagine del diario narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l'abbandono alla volontà di Dio. I medici sono i suoi amici, i suoi "supereroi"; i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano. 

Autore:
Giulia Gabrieli è nata a Bergamo il 3 Marzo 1997. Nel 2009 ha vinto la prima edizione del premio letterario I racconti del Parco, sezione scuole medie.
Nell'estate dello stesso anno si è ammalata e per due anni ha tenacemente combattuto contro un sarcoma tra i più aggressivi, trasformando la sua malattia in un inno alla vita e proponendo coraggiosamente la sua esperienza in numerose testimonianze pubbliche rivolte ai giovani. A giugno del 2011 ha superato l'esame di terza media con la votazione di 10 e lode. La sera del 19 agosto dello stesso anno è morta, nella sua casa di Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid  si concludeva la Via Crucis dei giovani. Il giorno prima aveva terminato di scrivere il testo di una coroncina di "puro ringraziamento" al Signore.

 IL MIO PENSIERO

Sono venuta a conoscenza di questa storia grazie all'incontro che ho fatto il giorno 24 febbraio 2013 presso la Casa Madre delle Suore Sacramentine a Bergamo, in occasione di una ricorrenza annuale, ossia la festa della Santa Geltrude Comensoli.
A questa festa erano presenti i genitori di Giulia Gabrieli che grazie alla loro testimonianza mi hanno portata a conoscere e a voler approfondire la storia della loro figlia.
Questo libro parla di Giulia, una ragazza che a soli 12 anni si trova a dover combattere contro un tumore, un sarcoma, che dopo due anni di bataglia, la porta alla morte.
Questo libro è la testimonianza di una vita spezzata troppo presto, ma non per questo soggiogata dal male.
Anzi, il libro racconta la trasformazione in un continuo inno alla vita, in un crescendo spirituale che lascia a bocca aperta.
La gioia e la vitalità di questa ragazza, bella, solare, amante dei viaggi e dello shopping, non vengono soffocate, ma amplificate dalla malattia. Al dolore si accompagnano prima la speranzamore, poi la fiducia e l’abbandono a Dio. E il percorso di Giulia verso l’inevitabile, non appare mai come un cammino solitario: accanto a lei i medici, suoi amici e «supereroi», e i genitori, gli amici, gli insegnanti, che la incoraggiano e la sostengono come veri e propri angeli custodi.

"Sogno di scrivere un libro per raccontare una storia. La mia storia. Perchè anche io, prima avevo paura. Avevo paura della malattia, avevo il terrore dell'ospedale. Finchè non ci metti piede non sai niente di come si vive dentro."
Attraverso queste righe si sa che poi Giulia non ha più avuto paura e che è riuscita a governarla e a guardare alla paura degli altri, sperando di poterla alleviare.

Giulia ce l'ha fatta. E' vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto 2011, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso De' Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg (Giornata mondiale della gioventù) di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani. Eppure ce l'ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che l'ha portata a dialogare con la sua morte:

"Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perchè ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure, incontro al Signore, che è una bellissima cosa.
Sono entrambi due bei finali. L'importante è che, come dice la beata Chiara Luce, sia fatta la volonta di Dio".

Aveva il talento della scrittura. Amava inventarsi storie fantastiche, avventurose. Per questo paragonava la sua malattia a un'avventura. E rifletteva:

"Il fatto è che la gente ha paura della malattia, della sofferenza. Ci sono molti malati che restano soli, tutti i loro amici spariscono, spaventati. Non bisogna avere paura! Se gli altri ci stanno vicino, ci vengono accanto, ci mettono una mano sulla spalla e ci dicono << dai che ce la fai>>, è quello che ci dà la forza di andare avanti. Se questo non succede ti chiedi << Perchè vanno così lontano? Se hanno paura, allora devo temere anche io....>>. Perchè dovrei lottare per la guarigione se nessuno mi sta accanto?"
"Io non avuto nessuno che si è allontanato da me, anzi estranei, persone che non conoscevo, si sono avvicinati a me. Ma non tutti sono così fortunati. Io, invece, vorrei che fosse così per tutti".

In questo libro ci sono i suoi appunti di diario, le lettere, le esercitazioni fatte a scuola, una divagazione sulla canzone tanto amata di Claudio Baglioni, Strada Facendo: è da essa che è tratto il titolo del volume quando dice " strada facendo troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo".
Ci sono i propositi per il domani, se ci sarà: “Noi non ci rendiamo conto di quanto quello che abbiamo valga veramente. Quando le cose vengono a mancare, ti accorgi di quanto veramente sono importanti e quanto sono profonde e servono per andare avanti. Io quando sarò guarita, se guarirò, devo fare qualcosa per i giovani che non hanno ancora conosciuto questo grande amore del Signore”.

Confida che di notte vegliando per il dolore le vengono le parole giuste:

L’amore è il più grande sentimento, è il più grande e il più bel sentimento che esista su questa terra perché racchiude sia gesti e anche altri sentimenti. E’ tutto in uno. Tutto sta nell’amore. Io faccio un pensiero d’amore, faccio un gesto d’amore, provo amore nel parlare, provo serenità, provo allegria. E’ come provare amore, è tutto amore, tutto rafforza l’amore, tutto porta all’amore. E – guarda caso – anche Dio è proprio, si chiama Dio Amore”.

Come la vediamo nelle foto del sito memoriale che le è stato dedicato, Giulia era bella, ridente, arguta. E’ stata un dono per chiunque l’abbia conosciuta e di quel dono ora possono cogliere un riflesso i visitatori del sito e i lettori del libro.

Giulia Gabrieli, Un gancio in mezzo al cielo, Paoline 2012, a cura di Fabio Finazzi. Altre notizie su Giulia Gabrieli sono nel sito www.congiulia.com  

http://www.youtube.com/watch?v=X23dLKzKwjY

Questa storia mi ha toccata nel profondo, è una storia vera che abbina il coraggio, la forza, la speranza e la fede, la voglia di credere che ci sia qualcosa di superiore che ci aiuti ossia il Signore, il Padre.
Un libro che fa riflettere sulla vita stessa e sui suoi aspetti, che fa avvicinare alla fede che troppo spesso perdiamo....
Consigliato Assolutamente, da Leggere.....



 

2 commenti:

  1. Immagino che sia un libro veramente toccante.. Chissà quante lacrime.. =(
    Nel frattempo ti ho nominato per un piccolo riconoscimento..
    Passa a ritirarlo! <3
    http://crimsonandvanilla.blogspot.it/2013/03/francy-in-award-land.html?showComment=1362343760797#c89496334766229464

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    1. Grazie carissima,vero questo libro è molto toccante strano ma non ho pianto, anzi mi ha emozionata tantissimo e credo che questo libro per chi è cattolico e credente serva, perchè ogni tanto la fede scappa e qui si riscopre e si ritrova in modo molto forte.....
      bacio....

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